Il piano cottura a induzione oggi è molto diffuso negli ambienti domestici. A differenza di quello a gas, non richiede l’utilizzo di alcun combustibile bensì soltanto di energia elettrica. Quest’ultima infatti serve a trasmettere corrente alternata a specifiche bobine ricoperte da vetro ceramica che consentono di trasferire calore al fondo della pentola. In riferimento a ciò, ecco cosa devi sapere sul piano cottura ad induzione per scoprire se consuma davvero molto.

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Di quanta potenza ha bisogno un piano cottura a induzione?

Ogni piano a induzione ha una potenza massima diversa. Normalmente i valori vanno da 3.7kw a 7.6kw che vengono distribuiti tra le varie zone di cottura. Ad esempio, una piastra da 3 che indica una potenza massima di 6kw può averla suddivisa in 2.4kw, 2.2kw e 1.4kw ciascuna. Dovresti tuttavia sapere che la potenza massima è quella che il piano cottura a induzione consumerebbe se tutti i fuochi fossero usati contemporaneamente e alla massima potenza. Cucinare con tutte le zone di cottura al livello più alto non è usuale, tanto meno su un piano cottura a induzione, poiché già a livello medio l’acqua bolle in tempi piuttosto rapidi. Inoltre, ricorda che la maggior parte dei tuoi utensili da cucina (pentole e padelle) non devono mai essere utilizzati sul piano a induzione attivo a piena potenza, poiché potrebbero danneggiarsi. Nel manuale utente, il limite consigliato solitamente si attesta sul 70% della potenza totale.

Il consumo effettivo: conviene davvero?

Se hai deciso di acquistare un piano cottura poiché lo ritieni efficiente e pratico in termini d’uso, devi sapere nel nostro Paese ha incontrato non poche diffidenze. Molti utenti pensano che impegni una potenza eccessiva. Ma si tratta di un errore. Utilizzando un singolo fornello di un piano cottura a induzione alla massima potenza, viene normalmente generato un assorbimento di circa 2000 W per cui, volendo risparmiare, basta optare per un valore inferiore che comunque garantisce un ottima resa. Fortunatamente superata la fase di accensione, il consumo si riduce di un sesto circa assestandosi quindi sui 600 Watt.

Se utilizzi contemporaneamente tutti i fuochi il consumo in termini di corrente invece va valutato attentamente. Infatti, è facile correre il rischio che salti il contatore se contemporaneamente hai in funzione altri apparecchi domestici. Questo accade perchè viene superata la soglia dei 3KW che è la portata standard per un impianto elettrico domestico. In questo caso, basterà richiedere al proprio fornitore l’aumento della potenza impegnata della propria utenza domestica per superare definitivamente il problema. Ovviamente, devi anche considerare i costi che la compagnia elettrica applica ad ogni singolo Kilowatt e valutare la scelta di una tariffa luce conveniente.

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Piano ad induzione: media potenza, massima qualità

Se dunque hai in mente di installare un piano cottura a induzione nella tua cucina, devi sapere che in base al tuo budget puoi optare per svariati modelli di noti brand del settore. Molti di questi elettrodomestici sono disponibili in diverse dimensioni per adattarsi meglio alla tipologia di arredamento della tua cucina. I modelli più moderni dispongono anche di un tastierino numerico con luci LED bianche che permette di modulare la potenza (e i consumi) con un’estrema precisione. Piccoli accorgimenti progettati per garantire i massimi livelli di sicurezza di un piano cottura a induzione che, se usato con parsimonia, possiamo dire con certezza che non consuma affatto eccessiva energia elettrica.

1 Comments

  • Angelo
    Posted 7 Gennaio 2022 17:41 0Likes

    Tutto elettrico è meglio salvo i costi in futuro.

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